Comunicare gli impatti generati

Il Bilancio di Missione di EDUCatt costituisce una importante tappa della condivisione con i suoi stakeholder di quanto, in questi anni, la Fondazione va compiendo per realizzare la sua mission, ma nella sua evoluzione diacronica è anche testimonianza di un percorso verso la scelta di adottare un approccio sempre più narrativo e più efficace sul piano concettuale. Tale nuovo approccio, elaborato con il prezioso supporto di ALTIS, l’Alta scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica, esprime una rispondenza stringente agli standard internazionali GRI, il sistema più noto per la rendicontazione sociale, nel nostro caso applicato a un organismo senza fine di lucro.

Il supporto di ALTIS nella rivisitazione dei contenuti ha generato alcuni cambiamenti rilevanti a partire dal 2018 rispetto alle edizioni precedenti, in particolare per quanto riguarda la Costruzione della Matrice di Materialità, ovvero l’identificazione degli aspetti e degli ambiti di rendicontazione più rilevanti per EDUCatt e per gli stakeholder esterni, per cui si è reso necessario un ampliamento delle informazioni quali-quantitative prese in considerazione. In questo modo, si è inteso passare da una logica di rendicontazione delle attività svolte a favore dei principali portatori di interesse a una logica di valutazione degli effetti generati, mediante un documento in grado di essere uno strumento di riflessione strategica e di incidere sulla prospettiva di intervento di EDUCatt, evidenziando, secondo un criterio di confronto diretto con gli stakeholder e grazie all’ampliamento delle mappe e del lavoro a rete, i punti di particolare interesse e gli ambiti di miglioramento possibile.

In tal modo, anche il Bilancio di Missione – insieme ad altri dispositivi (quali gruppi di controllo, indagini sul campo, valutazioni di fattibilità) di cui la Fondazione è andata in misura crescente dotandosi negli anni – diventa strumento utile a valutare sempre meglio le scelte operative dell’Ente, comparandone gli esiti in prospettiva diacronica fino ad influenzarle nel loro atteggiarsi. Quello che preme è utilizzare ogni strumento a nostra disposizione per aiutare la Fondazione, a tutti i livelli decisionali, a comprendere come orientare le proprie attività e come svolgerle nel concreto, in modo da generare effetti quanto più possibile positivi e funzionali alla realtà in divenire della comunità universitaria di cui si è al servizio.

Casa comune

I contenuti principali trattati all’interno del percorso educativo dal titolo Casa comune si possono ricondurre a due macro aree: Consumi energetici e cibo, nell’ottica di una riduzione degli sprechi e degli scarti, e Turismo sostenibile.

In tutte le mense gestite da EDUCatt, grazie a un accordo con IoBevo®, ormai da alcuni anni è possibile consumare liberamente le bevande durante la consumazione dei pasti grazie a bicchieri riutilizzabili che permettono di limitare l’uso di bottigliette e di bicchieri di plastica. Con lo stesso obiettivo, i collegiali sono stati dotati di borracce di acciaio, lavabili in lavastoviglie e personalizzabili, realizzate in collaborazione con IoBevo®, mentre a Piacenza nella sala Frassino della Mensa.7 tutto lo stovigliame a perdere è in materiale completamente biodegradabile, con una riduzione importante dell’impatto di plastica.

La mobilità condivisa, e in particolar modo quella che interessa le biciclette come mezzi di trasporto, parla una lingua sostenibile e giovane: il Campus di Roma coniuga l’interesse per l’attività motoria all’impegno nei confronti dell’ambiente con le biciclette in sharing a disposizione dei collegiali.

Tutte le attività previste si basano sulla forte considerazione del ruolo rivestito dai comportamenti che ogni singola persona può mettere in atto, dai percorsi che sono già stati delineati, dalle azioni cui già concretamente viene richiamata l’intera comunità universitaria e residenziale.

Progetti internazionali 2021

ESC-tension, progetto partito nel novembre 2020 con una durata complessiva di 24 mesi, si colloca all’interno della più ampia visione europea della European Student Card Initiative e dell’ambizioso obiettivo della European Higher Education Area. Il progetto è finalizzato a mettere a disposizione delle istituzioni universitarie strumenti che favoriscano l’adozione della European Student Card (ESC) negli Atenei e a livello nazionale, promuovendo altresì i servizi che progressivamente si rendono fruibili a studentesse e studenti internazionali in mobilità riconosciuti tramite la ESC.

La piattaforma italiana ha l’obiettivo di fornire alle istituzioni universitarie italiane gli strumenti, progressivamente realizzati nel progetto ESC-tension, per superare gli ostacoli che attualmente frenano l’adozione degli standard della ESC, non solo sul mero piano tecnologico, bensì anche a livello gestionale e amministrativo.

La piattaforma, fruibile in 5 lingue, mette a disponibili informazioni e strumenti per consentire alle istituzioni universitarie di procedere all’adozione della ESC, e ai service provider di armonizzare i propri servizi.

Consulta il sito ESC-tension e scopri le piattaforme sviluppate dal consorzio.

Comunicazione

Il 2021 ha rappresentato un nuovo “anno zero” per la presenza web della Fondazione per il Diritto allo Studio dell’Università Cattolica: il nuovo sito EDUCatt.it rilasciato offre al pubblico una navigazione intuitiva e una presentazione chiara ed esaustiva dei servizi offerti alle diverse categorie di utenti nelle sedi in cui la Fondazione opera, rimandando ad applicazioni specifiche e dedicate a ciascuna delle articolate realtà di EDUCatt per l’accesso effettivo e la fruizione dei servizi. Il cuore del nuovo sito racchiude quindi l’offerta complessiva di EDUCatt, declinata in aree puntualmente destinate a informazioni complete e approfondite sulle offerte di tutte le sedi dell’Ateneo.

Costruire un rapporto di fiducia con i propri interlocutori, comunicando in modo trasparente e puntuale, informando con una presenza multimediale capillare e indagando i bisogni dei fruitori dei servizi: è l’obiettivo principale che EDUCatt persegue da sempre, cercando di dare un volto, umano e personale, all’istituzione.

Anche per questo motivo “le persone dietro le cose” è il payoff di EDUCatt EPeople, l’house organ della Fondazione che dall’inizio del 2019 fa rete tra le diverse funzioni e dà conto mensilmente dei nuovi progetti e delle novità sui servizi rivolti ai collegiali, agli studenti, ai docenti e ai portatori di interesse: sono 135 gli articoli pubblicati sul mensile durante il 2021, mentre 40 notizie sono state pubblicate sul settimanale d’Ateneo Secondo Tempo e 12 articoli sullo storico periodico dell’Università Cattolica “Presenza”.

L’informazione si accompagna alla ricerca costante di strategie per cogliere le opinioni degli stakeholders attraverso un dialogo in continua evoluzione tra EDUCatt e la comunità universitaria: in questo sono fondamentali gli strumenti social che intessono un diretto dialogo con gli studenti. Nel 2021 sono stati pubblicati 302 contenuti su Facebook, quasi 1000 su Instagram, con un numero di followers per le due pagine che supera le 10.000 persone.

Anche LinkedIn si conferma un interessante canale di comunicazione (con 707 followers ad oggi), mentre la novità del canale Telegram EDUCatt ha già raccolto, dal 18 marzo 2021, oltre 1000 subscribers.

Life

Nella convinzione che i fruitori diretti dei servizi sappiano meglio di chiunque altro descrivere punti di forza e possibilità di sviluppo dell’offerta, EDUCatt investe sull’ascolto e sulla volontà di conoscere meglio i bisogni della comunità universitaria attraverso il lavoro del team di psicologi del Progetto LIFE (Lightening Innovations for Empowerment), da anni in dialogo con i principali stakeholder di EDUCatt, non solo per individuare i punti di forza e le criticità dei servizi, ma anche per indagarne la percezione e il grado di soddisfazione da parte dell’utenza.

Il progetto LIFE, avviato da EDUCatt nel 2017, nasce proprio con l’obiettivo di mettersi all’ascolto dei diversi gruppi di interesse della Fondazione e di ascoltarne i bisogni, le opinioni e i suggerimenti attraverso due principali strategie d’indagine: i questionari, strumenti di misurazione quantitativa articolati in domande chiuse e aperte, e i Focus Group che concorrono invece a un’indagine di tipo qualitativo attraverso piccoli gruppi di studenti guidati dallo staff di psicologi di EDUCatt in un dialogo semistrutturato. A questi due strumenti si affianca dal 2021 una nuova tipologia d’indagine: dei brevi questionari più sintetici e immediati, pensati per sondare il grado di soddisfazione o di interesse relativo a un singolo servizio localizzato in una specifica sede di cui si vuole il parere diretto dei fruitori.

Il periodo di emergenza sanitaria ha costretto la Fondazione ad azioni strategiche per aiutare gli studenti, per continuare a garantire i servizi necessari, ma anche per farsi sentire vicina nella sua mission di ascolto e supporto: per questo il Progetto LIFE ha continuato il suo lavoro inaugurando ad aprile 2020 i primi Focus group online dando voce agli studenti rimasti a casa o nei collegi.